home   chi siamo   come raggiungerci   orari   accesso utenti privati   inserimento nuovi clienti   spedizioni e costi 
login
password

R I C E R C A
titolo
autore
editore
isbn13  13chr
solo novità
solo varia
dalla data  
alla data  


C O N T A T T A C I
DMB srl
distribuzione libraria all'ingrosso

Via Beato Angelico, 21
20900 Monza

Tel. 039 2021797
Fax 039 2022213
Email info@dmb.it

P.IVA 00854660966

S E D E   S O C I A L E
Via Beato Angelico, 21
20900 Monza

R.E.A. 1153090 Milano
R.I. 26795 Tribunale di Monza

Cap. Soc. € 1.801.803,00 i.v.



 
 
Questa non è l'America
 
Autore: Friedman Alan
Isbn13: 9788822701435
 
Editore: Newton Compton Editori
 
Collana: Controcorrente
Genere:
 
Soggetto: Stati Uniti-Società, Stati Uniti-Politica
Curatore:
 
Dewey: SCIENZE SO
Pubblicato nel: 2017
 
Tipo: illustrato, rilegato
384 pagine
 
Disponibilità: 0
 
Prezzo: 12,90 €
 
Descrizione: 'Questa non è l'America' non è un semplice libro sugli Stati Uniti d'America. È una fotografia in tempo reale ma anche un'analisi delle ragioni del passato e del presente della società americana attraverso le lenti della politica, dell'economia, dello stato civile, sullo sfondo delle elezioni presidenziali del 2016. Un saggio narrativo che ha l'obiettivo di indagare le cause della malattia che affligge l'America, una nazione lacerata, impaurita, rabbiosa e con grandi fasce della popolazione in situazione di emarginazione se non addirittura di alienazione e privazione dei diritti fondamentali. È vero, gli Stati Uniti sono ancora la superpotenza mondiale, ma per quanto tempo ancora? Le forze oscure del razzismo e della povertà minacciano la famosa coesione sociale degli americani, senza dimenticare la bomba a orologeria rappresentata da un debito pubblico di quasi ventimila miliardi di dollari. Si aggiunge una Wall Street che non si è riformata e un capitalismo che ha creato la più severa disuguaglianza dei redditi in Occidente: è facile capire perché milioni di americani vivono oggi in una nuova povertà estrema. D'altra parte stiamo parlando di un Paese ricchissimo di risorse, soprattutto imprenditoriali, la cui creatività nel campo dell'innovazione tecnologica (e non solo) non è seconda a nessuno. Allora che fine ha fatto il sogno americano? Cosa cambierà con un nuovo inquilino alla Casa Bianca? E quali sono le prospettive per l'America? Quali i suoi rapporti con l'Europa e con l'Italia?