home   chi siamo   come raggiungerci   orari   accesso utenti privati   inserimento nuovi clienti   spedizioni e costi 
login
password

R I C E R C A
titolo
autore
editore
isbn13  13chr
solo novità
solo varia
dalla data  
alla data  


C O N T A T T A C I
DMB srl
distribuzione libraria all'ingrosso

Via Beato Angelico, 21
20900 Monza

Tel. 039 2021797
Fax 039 2022213
Email info@dmb.it

P.IVA 00854660966

S E D E   S O C I A L E
Via Beato Angelico, 21
20900 Monza

R.E.A. 1153090 Milano
R.I. 26795 Tribunale di Monza

Cap. Soc. € 1.801.803,00 i.v.



 
 
La mala erba
 
Autore: Manzini Antonio
Isbn13: 9788838944451
 
Editore: Sellerio Editore Palermo
 
Collana: La memoria
Genere: Gialli-horror-noir
 
Soggetto:
Curatore:
 
Dewey: LETTERATUR
Pubblicato nel: 2022
 
Tipo: in brossura
368 pagine
da cm 15 a cm 19
 
Disponibilità: 5
 
Prezzo: 0,00 €
 
Descrizione: Nella cameretta di Samantha spicca appeso al muro il poster di una donna lupo, «capelli lunghi, occhi gialli, un corpo da mozzare il fiato, gli artigli al posto delle unghie», una donna che non si arrende davanti a nulla e sa difendersi e tirare fuori i denti. Samantha invece, a 17 anni, ha raccolto nella vita solo tristezze e non ha un futuro davanti a sé. Non è solo la povertà della famiglia; è che la gente come lei non ha più un posto che possa chiamare suo nell'ordine dell'universo. Lo stesso vale per tutti gli abitanti di Colle San Martino: vite a perdere, individui che, pur gomito a gomito, trascinano le loro esistenze in solitudine totale, ognuno con i suoi sordidi segreti, senza mai un momento di vita collettiva, senza niente che sia una cosa comune. Sul paese dominano, rispettivamente dall'alto del palazzo padronale e dal campanile della chiesa, Cicci Bellè, «proprietario di tutto», e un prete reazionario, padre Graziano. I due si odiano e si combattono; opprimono e sfruttano, impongono ricatti e condizionamenti. Cicci Bellè prova un solo affetto, per il figlio Mariuccio, un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino di 5; padre Graziano porta sempre con sé il nipote Faustino, bambino viziato, accudito da una russa silenziosa, Ljuba. Samantha non ha conforto nel ragazzo con cui è fidanzata, nemmeno nei conformisti compagni di scuola; riesce a comunicare solo con l'amica Nadia. Tra squallide vicende che si intrecciano dentro le mura delle case, le sfide dei due prepotenti e i capricci di un destino tragico prima abbattono la protagonista, dopo le permettono di vendicarsi della sua vita con un colpo spregiudicato, proprio come una vera donna lupo; un incidente, un grave lutto, un atto di follia, sono le ironie della vita di cui la piccola Samantha riesce ad approfittare. La penna di Antonio Manzini, che ha descritto un personaggio scolpito nella memoria dei lettori come Rocco Schiavone, raffigura individui e storie di vivido e impietoso realismo in un noir senza delitto, un romanzo di una ragazza sola e insieme il racconto corale di un piccolo paese. Una specie di lieto fine trasforma tutto in una fiaba acida. Ma dietro quest'apparenza, il ghigno finale della donna lupo fa capire che La mala erba è anche altro: è un romanzo sul cupio dissolvi di due uomini prepotenti, sulla vendetta che non ripristina giustizia, sul ciclo inesorabile e ripetitivo dell'oppressione di una provincia emarginata che non è altro che l'immensa, isolata provincia in cui tutti viviamo.