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Il popolo è immortale |
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Autore: |
Grossman Vasilij |
Isbn13: |
9788845938733 |
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Editore: |
Adelphi |
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Collana: |
Biblioteca Adelphi |
Genere: |
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Soggetto: |
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Curatore: |
Chandler R., Volochova J. |
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Dewey: |
LETTERATUR |
Pubblicato nel: |
2024 |
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Tipo: |
in brossura 285 pagine da cm 20 a cm 28 |
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Disponibilità: |
2 |
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Prezzo: |
20,00 € |
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Descrizione: |
«Che cosa me ne faccio, ora, della mia vecchia vita, del mio lavoro ostinato e prezioso, di gioie e delusioni, dei miei pensieri, delle pagine che ho scritto?» si chiede Sergej Bogarëv mentre percorre il fronte nell'agosto del 1941, i tedeschi avanzano e le truppe sovietiche inesorabilmente retrocedono. È «una guerra mai vista prima», quella che si è abbattuta sul suo paese; una guerra che l'ha strappato all'insegnamento del marxismo e trasformato in commissario politico di un battaglione che, nel tentativo disperato di rallentare l'offensiva nazista, si ritroverà isolato oltre le linee nemiche; una guerra che per lui - come per tutti gli altri protagonisti del romanzo - segna una cesura netta e irreparabile. «Il popolo è immortale, la sua causa è immortale. Ma non si può risarcire la perdita di un uomo!» scriverà Grossman poco dopo la fine della guerra. E così, pur desideroso di infondere in chi combatteva ottimismo e coraggio, ci racconta i primi mesi dell'invasione tedesca - antefatto di 'Stalingrado' e 'Vita e destino' - attraverso pagine dure, che dipingono la distruzione e le disfatte, i pensieri dei soldati, la marcia dei contadini nella notte, sotto le 'scie rosse dei proiettili traccianti che strisciavano lente verso le stelle», i campi e i boschi sottratti a chi ne conosceva da sempre ogni segreto e il vano eroismo di uomini semplici mandati a fronteggiare «l'esercito più forte d'Europa». Pagine di un 'romanzo sovietico', ma così audaci da abdicare a ogni ligia ortodossia. E, come sempre in Grossman, attraversate da un soffio epico che le trasforma in grande letteratura.
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